Care
amiche, sono profondamente disgustata dalle realtà emerse dalle carceri
irakene, compreso il ruolo di giovani donne coinvolte in queste atrocità
(molto belli i due articoli di Dominijanni sul manifesto degli ultimi giorni)
e mi chiedevo se era possibile organizzare un atto simbolico di riparazione, di
pace e di dialogo con le comunità islamiche, prima di tutto locali. Certo
le atrocità non sono fatte da noi, contrari alle guerre e a questa invasione,
ma non riesco ad allontanare tutto questo orrore senza assumere una parte di responsabilità
da occidentale, oltre che purtroppo, anche se "non in mio nome", da
paese a fianco degli USA. E' possibile pensare a un gesto più forte
nel senso dell'amore? Chiedere scusa cercando di "disinnescare" la catena
di violenza che questi gesti orrendi provocheranno? Possiamo pensarci insieme? Tiziana
Plebani [email protected]
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